Per vasectomia si intende una procedura chirurgica di contraccezione maschile (sterilizzazione), efficace e sicura. Metodo scelto dal 6-8% delle coppie a livello mondiale, prevede il taglio dei dotti deferenti presenti nello scroto al fine di impedire agli spermatozoi di formare lo sperma.
La vasectomia può essere effettuata in maniera tradizionale oppure senza bisturi.
Come qualsiasi intervento chirurgico possono insorgere alcune complicazioni, ma la condizione è comunque piuttosto rara.
Secondo le statistiche 15 coppie su 10.000 vanno però incontro ad una gravidanza non desiderata. Si tratta di un dato irrisorio se paragonato alle 1.400 coppie che tentano di controllare le nascite con il preservativo oppure con la pillola contraccettiva.
Bisogna tuttavia segnalare che la vasectomia non ha alcuna efficacia sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, per cui anche dopo l’intervento è indispensabile che gli uomini continuino ad avere rapporti protetti.
Cos’è la vasectomia?
La vasectomia, o deferentectomia, è una procedura chirurgica per il controllo delle nascite e riservata solo al sesso maschile. L’urologo, provvede a tagliare e sigillare i due dotti deferenti in maniera definitiva, impedendo agli spermatozoi, provenienti dai testicoli, di unirsi e rendere fertile il liquido seminale.
Solitamente è considerata una pratica di contraccezione permanente. La procedura richiede tecniche chirurgiche costose ed invasive, per cui non sempre il successo è garantito: dipende dalla tipologia d’intervento e dal tempo trascorso.
Il National Health Service inglese, o più comunemente NHS, ha effettuato una stima della percentuale di insuccesso dell’operazione e basandosi sui dati forniti da coppie che hanno messo al mondo un bambino dopo la vasectomia è giunta a queste conclusioni: gli uomini hanno il 75% di possibilità di essere fertili qualora l’intervento sia stato eseguito nell’arco dei tre anni.
La percentuale, tuttavia, si abbassa con il tempo (55% fra i 3 e gli 8 anni, 40% e il 45% tra i 9 e i 14 anni, 30%tra i 9 e i 14 anni e infine 10% dopo 20 anni dalla deferentectomia).
Vasectomia in cosa consiste l’operazione?
La vasectomia è un intervento chirurgico di sterilizzazione maschile che ha lo scopo di prevenire il rilascio di spermatozoi durante l’eiaculazione. Ecco in cosa consiste l’operazione:
- Preparazione: Prima dell’intervento, il paziente potrebbe essere sottoposto ad analisi del sangue e altri esami. L’intervento viene solitamente eseguito in anestesia locale, il che significa che il paziente è sveglio ma non sente dolore nella zona interessata.
- Procedura: Durante la vasectomia, il chirurgo fa una o due piccole incisioni o fori nel sacco scrotale. Attraverso queste aperture, vengono individuati e sollevati i vasi deferenti, i tubi che trasportano gli spermatozoi dai testicoli all’uretra.
- Sezione dei Vasi Deferenti: I vasi deferenti vengono tagliati e una piccola sezione di ciascun tubo viene rimossa. Le estremità tagliate possono poi essere legate, cauterizzate (bruciate) o sigillate in altro modo per impedire il passaggio degli spermatozoi.
- Chiusura dell’Incisione: Infine, le incisioni nel sacco scrotale vengono chiuse con punti di sutura o lasciate guarire senza sutura.
- Recupero: Dopo l’intervento, potrebbe essere necessario un breve periodo di riposo. I pazienti di solito possono tornare al lavoro e alle normali attività in pochi giorni, ma dovrebbero evitare attività fisiche intense e rapporti sessuali per un breve periodo raccomandato dal medico.
- Controllo Post-Operativo: È importante sottoporsi a un controllo post-vasectomia per assicurarsi che non ci siano più spermatozoi nel liquido seminale. Questo di solito avviene dopo diverse eiaculazioni o qualche mese dall’intervento, a seconda delle istruzioni del medico.
La vasectomia è considerata un metodo di contraccezione permanente, quindi è importante che l’uomo che sceglie di sottoporsi a questa procedura sia completamente sicuro della sua decisione di non volere più figli in futuro.
Quando eseguire una vasectomia? I miti da sfatare
La vasectomia nasce come metodo contraccettivo per tutte quelle coppie che, per diversi motivi, decidono di non avere più figli (o di non averne affatto). Questa pratica è tipica in alcune regioni del mondo, come Cina o India, in cui il tasso di natalità è molto elevato ed è necessario controllare il numero delle nascite.
Prima di spiegare l’intervento nella sua interezza, bisogna chiarire alcuni punti, sfatando dei miti. la maggior parte degli uomini, infatti, è convinta che l’operazione possa avere effetti negativi sulla libido e sulle performances sessuali. In realtà, scientificamente parlando, questi timori sono del tutto infondati.
I livelli ormonali di testosterone, l’erezione e l’eiaculazione non vengono assolutamente intaccati. L’unica cosa che cambia è il liquido seminale che non contiene spermatozoi e quindi non ha il potere di fecondare.
L’intervento di vasectomia non danneggia l’apparato genitale maschile. Non reca alcun danno permanente o irreversibile al pene, ai testicoli o ad altre sezioni. Inoltre, bisogna sfatare anche la convinzione che la sterilizzazione possa aumentare le possibilità di sviluppare un tumore alla prostata, ai testicoli o addirittura dei disturbi cardiaci. Non esiste alcuna valenza scientifica in merito.
Infine, non vi è alcun rischio di percepire un dolore intenso e acuto. Subito dopo aver effettuato la procedura si può generalmente avvertire una sensazione dolorosa di lieve entità che svanisce in pochi giorni, senza la necessità di ricorrere a farmaci antidolorifici.
Va precisato che la vasectomia non riduce la possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili come AIDS o candida. Pertanto, si suggerisce di adottare sempre le dovute precauzioni e cautele, indossando il preservativo in caso di rapporti promiscui.
La dovuta preparazione del paziente all’intervento
Chiunque decida di sottoporsi ad un intervento di vasectomia deve essere perfettamente consapevole di ciò che va incontro, motivo per cui l’urologo è tenuto ad informare adeguatamente il paziente.
Durante il colloquio conoscitivo, il medico è tenuto ad informare la persona su:
– la permanenza degli effetti e quindi l’impossibilità di poter diventare padri in futuro.
– L’esistenza di altri metodi contraccettivi per il controllo delle nascite, altrettanto efficaci.
– La trasparenza con il partner (la decisione potrebbe essere frutto di un momento di sconforto dovuto a una gravidanza non desiderata).
Infine, l’urologo è tenuto a ricordare al paziente che la vasectomia si tratta pur sempre di un intervento chirurgico e che potrebbe comportare anche gravi complicazioni, anche se piuttosto rare.
Come viene eseguito un intervento di vasectomia?
Prima dell’esecuzione dell’intervento, il medico invita il paziente a prestare alcune accortezze, affinché l’esito della vasectomia sia positivo. È assolutamente vietata l’assunzione di farmaci come l’aspirina e simili. Il trattamento deve essere sospeso almeno una settimana prima dell’operazione per non avere ripercussioni in sala operatoria.
L’area pubica deve essere perfettamente depilata per un lavaggio efficace e la riduzione del rischio d’infezione. È importante che il paziente si procuri delle mutande attillate (dette anche mutande contenitive) oppure dei pantaloncini aderenti. In tal senso si andrà a minimizzare il dolore, il gonfiore e soprattutto a bloccare il movimento dello scroto. Il medico consiglierà anche di farsi accompagnare da un parente o da un amico, per evitare di comprimere pericolosamente l’area operata durante la guida.
Ma veniamo all’intervento vero e proprio. La procedura non è particolarmente dolorosa ed è piuttosto rapida. Viene eseguita solitamente in anestesia locale. Dopo aver praticato una o due piccole aperture sulla sua superficie, l’urologo recide e blocca i dotti deferenti, asportandone una piccola sezione, in modo da interrompere ogni via che porta gli spermatozoi all’unione con il liquido seminale, rendendolo quindi fertile. Chiude poi i margini del taglio con i punti di sutura e l’intervento è finito.
Esiste, tuttavia, un’altra tecnica di vasectomia che non prevede l’uso del bisturi e si basa su piccoli fori nello scroto e non necessita di punti di sutura.
L’operazione dura meno di mezz’ora e non richiede degenza postoperatoria, per cui il paziente può tranquillamente lasciare la sala e tornare a casa. I tempi di guarigione richiedono solitamente meno di una settimana.
Gli uomini che si sono sottoposti alla vasectomia possono avere rapporti sessuali con il partner già dopo pochi giorni dall’intervento, senza alcuna ripercussione. Tuttavia, si segnala che l’efficacia contraccettiva non è totale, in quanto il seme potrebbe contenere ancora alcune tracce di spermatozoi. Si consiglia di sottoporre il liquido seminale a test clinici per verificarne il grado di fertilità. In genere, sono obbligatorie dopo circa 15-20 eiaculazioni o tre mesi di tempo.
Possibili rischi della vasectomia
Per quanto le complicazioni possano essere rare, si segnala che una vasectomia eseguita da personale non competente potrebbe comportare una grave infezione, sanguinamento e dolore intenso. Raramente è possibile sviluppare un granuloma. Qualora si fosse indecisi, si consiglia di depositare il seme in un’apposita banca per una possibile futura gravidanza.